Conferenza finale Progetto pastel

Comunicato stampa
Lo scambio di buone pratiche relative alla gestione dello stress del personale socio-sanitario, per
aiutare anche i pazienti a vivere meglio: è questo l’obiettivo del Progetto Erasmus Pastel (Pets and
Smiles to Enjoy Life) avviato dall’ASP di Ragusa in collaborazione con i partner polacchi di
Zwierzeta Ludzom, un’organizzazione no-profit specializzata in pet therapy. Sabato 25 febbraio, a
partire dalle 9,00, l’aula multimediale di Piazza Igea ospiterà il convegno finale, dove verranno
presentati i due approcci, italiano e polacco, che prevedono il coinvolgimento attivo dei pazienti,
nonché i risultati del progetto.
“L’obiettivo – spiega la dottoressa Roberta Arnone, coordinatrice del progetto per l’ASP iblea – è lo
scambio di best practices relative al miglioramento e all’aggiornamento delle competenze degli
educatori e del personale nei contesti socio-sanitari, al fine di affrontare meglio i problemi di salute
e il carico di lavoro e stress. Lo scopo è far guarire i pazienti in un luogo confortevole e accogliente,
circondati da uno staff sorridente e rilassato”. Nel corso del convegno ci sarà un focus sulla buona
pratica presentata dai partner polacchi: cioè gli interventi assistiti con animali, noti come pet therapy.
Si tratta di una forma di attività che prevede l’uso di animali, come cani o cavalli, per aiutare le
persone con sfide fisiche, emotive o sociali. Per molti soggetti, gli animali possono diventare una
fonte di conforto e supporto durante i momenti difficili. Dalla pet therapy, però, possono discendere
anche benefici fisici. Ad esempio, trascorrere del tempo con un animale da terapia può aiutare ad
abbassare la pressione sanguigna, ridurre i livelli di stress o alleviare i sintomi di ansia o depressione.
Il convegno sarà, inoltre, l’occasione per mostrare un’altra buona pratica di formazione che l’ASP di
Ragusa ha sperimentato in collaborazione con la RF Comunicazioni, anch’essa nell’ambito del
progetto Pastel. Si tratta del corso intitolato “Con il sorriso sulle labbra”, a cui hanno partecipato pure
i partner polacchi: “L’obiettivo – dice la dottoressa Arnone – è fornire agli operatori socio-sanitari uno
strumento efficace per poter perseguire il proprio benessere all’interno del contesto lavorativo e, di
conseguenza, in quello familiare. Siamo partiti dai principi della ‘Medicina narrativa’ con l’obiettivo
di renderla più innovativa attraverso la sua trasformazione in ‘Teatro della salute’. Il teatro aiuta a
uscire dalla propria dimensione e ci insegna a sorridere. E sorridere è un fattore chiave per il
benessere”.
“La sfida finale – chiarisce la dottoressa Arnone – sarà quella di unire le due pratiche in un unico
curriculum formativo e diffonderle tra il maggior numero possibile di operatori sanitari nei Paesi
partner e in Europa, allo scopo di produrre un effetto moltiplicatore che abbia come obiettivo il
miglioramento della qualità delle cure e della vita dei pazienti”.

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